L'impiego di materiali naturali è una condizione invariante dei nostri interventi, resa possibile in particolare attraverso il riciclaggio della materia recuperabile dagli scavi, dalle dismissioni e dalle trasformazioni progettate: pietra, lapilli, terra divengono così elementi costitutivi delle nostre architetture, come del resto sono sempre stati nel nostro territorio.

In generale, oltre a quelli che il luogo d'intervento rende disponibili, si prediligono i materiali i cui processi di produzione determinino limitate "impronte ecologiche": cementi pozzolanici, intonaci di calce idraulica e calce idrata, legni di areale europeo o comunque provenienti da coltivazioni controllate, cotto, acciaio corten. 

La natura della materia che costruisce il paesaggio del nostro territorio ci ha sempre motivato ad escludere l'uso di ornamenti nei nostri progetti. Più che l'ornato ci interessa esaltare la semplice bellezza delle trame di conci di pietra, o la plasticità degli oggetti costruiti sotto la nostra luce.